18.09.23

Lumignano, la rinascita del settore Vasco

Lumignano è una località dove la storia dell’arrampicata sportiva ha lasciato il segno. Già dal paese la parete del settore “Classica” colpisce e ammalia con i suoi colori rosso-giallo e le sue forme verticali. Quando ti trovi alla base di queste pareti capisci che nulla ti sarà regalato, anzi te lo dovrai sudare e probabilmente ci dovrai tornare parecchie volte prima di portare a casa un successo.

Negli altri settori normalmente tutto è più semplice ma rimane la costante che di vie facili ce ne sono poche. Così qualche anno fa girovagando per questi posti mi faccio incuriosire da una “ferrata” artigianale (la ferrata degli appendini) alla cui sommità trovo un “settore” ricco di vegetazione, che nasconde una bella parete. Guardando con attenzione vedo cordini, qualche spit, qualche sosta artigianale. Non è difficile risalire agli esecutori. Tranquillo Balasso, Pierino Radin, Stefano Cucco, Alberto Nicolin e Giampaolo Casarotto qualche anno prima avevano fatto un bel lavoro di pulizia e sistemazione, scovando degli itinerari facili e su roccia bellissima. Peccato che poi siano stati dimenticati e la natura si sia ripresa il suo spazio. A dire il vero non erano stati i primi; già qualche anno prima Diego Campi aveva aperto la via “sopra l’arcobaleno” e l’aveva pure inserita nella sua guida. Poi chissà perché tutto si è perso.

Inizio a pensare a come recuperarla ma prima di tutto voglio che i primi esecutori siano favorevoli. Tranquillo con la sua solita disponibilità e apertura è ben felice se la parete viene sistemata e pure Campi (contatto da Alberto) mi da l’approvazione.

Così mi armo di voglia di lavorare duro, acquisto l’attrezzatura necessaria, chiedo aiuto al buon Stefano Campana, coinvolgo Alberto Nicolin e Stefano Cucco quali forti braccia d’aiuto. Ci vogliono diversi giorni di lavoro ma il risultato regala soddisfazione: 4 itinerari sul 4c/5a lunghi sui 35 m di roccia ottima, a Lumignano sono una vera rarità! Il settore si chiamerà Vasco e i nomi delle vie saranno ovviamente titoli delle sue canzoni.

a Stefano Cucco l’onore di battezzare le vie

Il tempo dedicato è quello di ritaglio dal lavoro e dalla famiglia e così i lavori di sistemazione procedono piano piano. Qualche tempo dopo torno, recupero e raddrizzo un tiro a sx, sarà la via “E …”, visto che quel giorno mi girava per la mia testa.

Ogni volta che salgo la ferrata l’occhio va però a quello spigolo che incombe sulla partenza; crea un diedrino/camino veramente interessante e soprattutto una forma assai rara in falesia. Da qui nascono “Jenny” e a seguire “Sally”.

Stefano Campana durante le fasi di chiodatura

Mano a mano che ci si lavora il posto diventa più pulito, più comodo e decisamente più sicuro tanto che il CAI di Vicenza acquista l’attrezzatura per rendere più sicura e facile la ferrata di accesso. Presto ultimerò anche questo tassello.

Federica in uno dei passaggi finali di “Vivere”

Il settore necessita di manutenzione continua poiché nei tanti buchi che rendono così divertente e facile l’arrampicata cresce tantissima erba. Le cose da fare per rendere più agevole e confortevole il posto sarebbero veramente tante (creare dei terrazzi comodi, fare qualche staccionata etc…), magari piano piano li farò.

Sarebbe però veramente bello se ogni frequentatore ci mettesse un po’ del suo, con senso civico per i futuri frequentatori e per la natura che ci ospita, regalandoci un’attività così entusiasmante.

accesso e vie del settore